Contenimento al cinghiale

3 nov 2023

Negli ultimi anni l’aumento esponenziale del numero dei cinghiali presenti sul territorio italiano, insieme alle conseguenze sanitarie che questo incremento ha portato, come la peste suina, hanno fatto mobilitare diverse regioni per adottare misure di controllo e contenimento della specie.
Claudio Rossi è un cacciatore professionista, Guardia Giurata Venatoria Volontaria e selecontrollore per le specie cinghiale, daino, cervo e muflone, che opera nella regione Toscana. Abbiamo parlato con lui per farci raccontare le sue esperienze sul campo in materia di contenimento nella regione in cui opera come cacciatore e guardia venatoria.

 

 

Cosa è il contenimento

“Il contenimento è una disciplina che si distanzia dalla caccia per alcuni aspetti: è infatti regolato dall’articolo 37, che definisce il perimetro di azione degli operatori”. Per tutti gli aspetti relativi alla sicurezza, come ad esempio la distanza da case o strade, il contenimento segue le normative dell’attività venatoria, mentre per altri aspetti ne allarga le maglie, per permettere agli operatori di essere efficaci sul territorio. “Nel momento in cui viene richiesta un’attività di contenimento, questa può realizzarsi anche oltre gli orari e le giornate consentite per l’attività venatoria, come ad esempio nei giorni di silenzio venatorio e durante la notte, con l’ausilio di visori termici o digitali notturni”.

 

Altro aspetto fondamentale e in contrapposizione rispetto all’attività venatoria è che, nella disciplina del contenimento, la proprietà dell’animale abbattuto non è dell’operatore. Una volta effettuato l’abbattimento, l’operatore di contenimento ha l’obbligo di consegnare il capo al Centro Lavorazione Carni che, una volta effettuate le dovute analisi, lo consegna direttamente all’ATC. L’attività dell’operatore in contenimento è quindi totalmente gratuita e non viene in alcun modo compensata: un vero e proprio servizio pubblico che viene offerto non solo agli agricoltori, ma anche agli organi comunali nel momento in cui si verificano problematiche che influiscono sulla sicurezza cittadina ad esempio.

 

 

 

Contenimento e caccia

“Per molti di noi la caccia è un’attività ludica e ricreativa: per il contadino, il suo terreno rappresenta il suo lavoro. L’attività di contenimento unisce in qualche modo questi due mondi, ma il servizio che si presta nelle situazioni critiche è ben lontano dall’essere ricreativo: deve essere svolto in modo serio, rispettoso ed incisivo”.

Ma le differenze non sono solo teoriche, l’operatore in contenimento deve prendere delle decisioni che il più delle volte possono essere diverse da quelle che prenderebbe un cacciatore o un selecontrollore. Ad esempio, nel momento in cui si riscontrano ingenti danni alle colture provocati dai cinghiali, la scelta del capo da abbattere può fare la differenza tra l’ottenimento del risultato sperato e un’attività fallita. Nel momento in cui i gruppi familiari cominciano a causare sensibili danni all’agricoltura, la scelta del tiro a uno dei figli rispetto che l’abbattimento della madre è sicuramente una scelta che garantisce l’efficacia dell’azione.

Senza la madre infatti, i cuccioli rimarrebbero nella zona, provocando ulteriori danni. Abbattendo un piccolo invece, la madre è costretta a spostare il branco verso zone più tranquille, al fine di tutelare gli altri piccoli presenti.

 

"il servizio che si presta nelle situazioni critiche è ben lontano dall’essere ricreativo: deve essere svolto in modo serio, rispettoso ed incisivo

—— Claudio Rossi   

 

 

“Non è di certo bello o accettabile per un cacciatore tirare a un cucciolo o a una madre con i cuccioli. Ma il mio ruolo come operatore di contenimento è quello di proteggere il territorio agricolo dai danni provocati dai cinghiali. Basti pensare che in alcuni casi in cui ho operato i raccolti erano stati ridotti anche dell’80% a causa dei cinghiali: in questo modo l’agricoltore non ha possibilità di continuare a lavorare e l’unico destino per lui è quello di chiudere l’azienda. Il servizio degli operatori come me serve a impedire che questo accada.”

Effettuare un servizio di contenimento incisivo non vuol dire abbattere tutti i cinghiali nella zona, sarebbe pressoché impossibile e anche improduttivo. Significa invece studiare le migliori strategie per evitare, nel corso dei mesi, che i cinghiali prendano di mira un territorio specifico. “Non si tratta mai di un singolo intervento: in molti casi è proprio la costanza negli interventi che permette di ridurre sensibilmente i danni”

 

 

 

Il ruolo dei dispositivi termici nelle attività di contenimento

“Avere un dispositivo termico è imprescindibile per l’esito di questo tipo di attività” Grazie all’ottica termica infatti è possibile individuare, riconoscere e prendere la giusta decisione riguardo al momento in cui effettuare il tiro: tutti fattori che influiscono sensibilmente sulla riuscita dell’attività.

Come tutti sanno, il cinghiale è un animale di abitudini notturne: sarebbe dunque impossibile effettuare le attività di contenimento durante il giorno. 

Il Panther è lo strumento più adatto per l’attività di contenimento: essendo un’ottica multi-spectrum permette di poter alternare la visione termica e quella visibile quando il momento della giornata lo consente. Il telemetro permette di valutare la lunghezza del tiro in modo efficace e veloce e di tirare sempre con cognizione di causa”.

 

 

Un altro aspetto che rende la visione termica fondamentale è legato al fattore sicurezza: di notte è facile perdere i punti di riferimento e questo può costituire un rischio. “La conoscenza del territorio in cui opera è fondamentale per questa attività: oltre alle indicazioni dei proprietari del terreno è fondamentale effettuare sempre i sopralluoghi necessari in orari in cui la visibilità lo consente”. Ma anche quando si conosce bene il territorio, può capitare di perdere l’orientamento quando si svolge attività in notturna: “anche in questo caso il Panther mi viene in aiuto: con la modalità termica è possibile vedere strade, case, boschi, pendii e promontori e misurarne la distanza con il telemetro integrato. Precisione, versatilità e semplicità in un unico strumento”.

 

 

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